Quando ero bambina non c’era frase che odiassi più di questa!
Sentivo che veniva abbattuta l’importanza di quello che provavo, mi generava confusione, mi sentivo in difetto e abbassava la mia autostima.
Questo sentirmi non compresa alimentava ancora di più le emozioni del momento.
Quando noi genitori agiamo in questo modo il bambino si pone sulla difensiva, protegge i suoi sentimenti, e quindi si arrabbia ancora di più, grida ancora più forte e piange ancora più disperatamente.
E dato che noi gli diciamo che “non è niente” chiuderà piano piano il contatto verso il suo mondo emotivo.
“Non è successo niente”
“Sei esagerato!”
“Non fare così”
“Non ti comportare così”
“Spaventi gli altri bambini”
“Smettila, ti stanno guardando tutti!”
Frasi del genere non lo aiutano a sentirsi compreso, accolto e accompagnato nella gestione di quello che prova, anzi lo fa entrare in una spirale in cui l’emozione si alimenta e cresce sempre di più facendolo sentire inadeguato e “stupido”.
La connessione con noi perde la sua forza originaria e non viene aiutato a comprendere cosa gli sta succedendo.
Certo, lo facciamo con buone intenzioni, vorremmo solo comprendesse che quello che è successo, non era davvero nulla di così importante, e che tutto è risolvibile e vorremmo semplicemente vederlo sorridere e tornare ad essere sereno.
Però stiamo ragionando in maniera adultocentrica!
Ecco l’errore.
I bambini pensano, sentono ed esprimono emozioni in maniera differente da noi. Il loro “sistema emotivo”, oltre che cognitivo, è in formazione non solo funzionalmente ma anche strutturalmente.
In queste circostanze dobbiamo tenere a mente di lasciare perdere ogni nostro giudizio “adulto” riguardo la situazione.
Le motivazioni che hanno portato nostro figlio ad avere quella reazione emotiva sono valide e vanno accolte.
Ascoltiamolo, guardiamolo negli occhi abbassandoci alla sua altezza, mettiamoci nei suoi panni e ricordiamoci quando, anni fa, al posto suo c’eravamo noi!
Solo in questo modo non svalutiamo i suoi sentimenti e le sue emozioni e lui si sentirà compreso e amato dalla sua mamma e dal suo papà: le persone che più ama al mondo.
Oltre a fare bene al suo cuoricino, questo lo aiuterà a diventare sempre più emotivamente competente.
Un abbraccio
Daniela
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